
Ogni gara è fonte di nervosismo, tensione, ansia, paura, aspettativa.
Nessuno è immune. C’è chi riesce a fare tesoro e quindi memoria di ogni duro allenamento, di ogni consiglio, di ogni obiettivo maturato giorno per giorno. C’è chi riesce a fare della professione di sportivo un nuovo apprendimento, una nuova materia dello sport e della vita: l’intelligenza agonistica.
Ci si allena duramente con il preparatore sino a sentire la fatica come un gioco. Si raggiungono piccoli traguardi tecnici ogni giorno per nutrirsi di stimoli sempre nuovi e raffinati. Si seguono con meticolosa cura consigli, dieta, nuove abitudini e stili di vita, per sentire un mondo che calza in ogni suo aspetto. A dispetto dei km in giro per il mondo, dei ritmi di vita e dei pensieri fastidiosi.
Nessuno è immune dalla tensione gara, tutti provano e cercano di dare il meglio di se stessi nell’atteggiamento, nella preparazione fisica e tecnica, nella dieta e negli stili di vita e si arriva là, all’intelligenza agonistica. A cercare quello che fa la differenza e che i grandi atleti sembra abbiano in un modo così naturale: motivazione, concentrazione, flessibilità, resilienza e strategie… una borsa piena di strategie.
Ed ecco allora cosa significa ‘voglia di vincere’, decisione, convinzione, grinta, determinazione. Determinati alla massima attenzione e concentrazione, esperti di realtà che mutano ad ogni momento, capaci di riprendersi da ogni stoccata negativa, capaci di attivare strategie sofisticate di azione.
Tutto questo porta a percepire con chiarezza, nel corpo, con le sue sensazioni ed emozioni; nei pensieri, che guardano il percorso della vittoria; nella voce interiore che dice ‘ce la posso fare’; un intimo radicamento di fiducia nelle proprie possibilità.
La convinzione è nello sguardo e nella testa alta, la determinazione è nei movimenti fluidi e nei muscoli scattanti, la sicurezza è nell’estensione del proprio braccio e del proprio IO oltre la punta del fioretto.
Oltre quella punta c’è l’avversario, la vittoria e la conquista di se stessi.
Nessuno è immune. C’è chi riesce a fare tesoro e quindi memoria di ogni duro allenamento, di ogni consiglio, di ogni obiettivo maturato giorno per giorno. C’è chi riesce a fare della professione di sportivo un nuovo apprendimento, una nuova materia dello sport e della vita: l’intelligenza agonistica.
Ci si allena duramente con il preparatore sino a sentire la fatica come un gioco. Si raggiungono piccoli traguardi tecnici ogni giorno per nutrirsi di stimoli sempre nuovi e raffinati. Si seguono con meticolosa cura consigli, dieta, nuove abitudini e stili di vita, per sentire un mondo che calza in ogni suo aspetto. A dispetto dei km in giro per il mondo, dei ritmi di vita e dei pensieri fastidiosi.
Nessuno è immune dalla tensione gara, tutti provano e cercano di dare il meglio di se stessi nell’atteggiamento, nella preparazione fisica e tecnica, nella dieta e negli stili di vita e si arriva là, all’intelligenza agonistica. A cercare quello che fa la differenza e che i grandi atleti sembra abbiano in un modo così naturale: motivazione, concentrazione, flessibilità, resilienza e strategie… una borsa piena di strategie.
Ed ecco allora cosa significa ‘voglia di vincere’, decisione, convinzione, grinta, determinazione. Determinati alla massima attenzione e concentrazione, esperti di realtà che mutano ad ogni momento, capaci di riprendersi da ogni stoccata negativa, capaci di attivare strategie sofisticate di azione.
Tutto questo porta a percepire con chiarezza, nel corpo, con le sue sensazioni ed emozioni; nei pensieri, che guardano il percorso della vittoria; nella voce interiore che dice ‘ce la posso fare’; un intimo radicamento di fiducia nelle proprie possibilità.
La convinzione è nello sguardo e nella testa alta, la determinazione è nei movimenti fluidi e nei muscoli scattanti, la sicurezza è nell’estensione del proprio braccio e del proprio IO oltre la punta del fioretto.
Oltre quella punta c’è l’avversario, la vittoria e la conquista di se stessi.