
La qualità del nostro respiro è un indicatore dell’attività del nostro cervello, delle nostre emozioni e sensazioni, delle nostre relazioni ed attività.
E’ una interfaccia straordinaria di come stiamo. Pertanto accorgersi di come respiriamo ci invita prendere tempo per noi stessi e talvolta fermarci per riflettere.
Respirare in modo consapevole aiuta a lasciare andare la stanchezza e le tensioni. Rigenera il nostro sistema in profondità e ci apre a una possibilità di vita più centrata sui nostri bisogni, più serena e, perché no, più felice.
Pertanto quando il respiro ci racconta le verità delle nostre emozioni e pensieri possiamo attivare il suo potenziale di cambiamento e guarigione respirando in un modo specifico.
Ad esempio, quando si prova paura è necessario inspirare ed espirare avendo una specifica attenzione al movimento del respiro, per accompagnarlo, con l’ascolto, l’osservazione e le parole ‘calmo e tranquillo’, alla condizione di neutralità pacata.
Quando invece si prova dolore, preoccupazione o vulnerabilità, e il respiro è breve e superficiale, occorre espirare fino in fondo più volte, con forza, ed inspirare con calma.
Quando si provano emozioni più intense come la rabbia, occorre concentrarsi sull’inspirazione e respirare profondamente, velocemente ed intensamente, con una espirazione lenta, finchè non ci si sente meglio.
Cambiando il centro di attenzione mentale (dalla cosa o dall’emozione alla qualità del respiro) e agendo sulla respirazione in modo mirato, è possibile osservare le cause delle emozioni ed elaborarle in un modo migliore.
In generale, quando ci si sofferma sul respiro, lo scopo è osservare, percepire e assecondare il movimento anche con l’immaginazione. Dapprima si accolgono le sensazioni, le emozioni, i pensieri, le immagini nei loro raffinati movimenti. Successivamente si utilizza la visualizzazione per inspirare aria da uno spazio diverso ed espirare aria da uno spazio conflittuale.
E’ una interfaccia straordinaria di come stiamo. Pertanto accorgersi di come respiriamo ci invita prendere tempo per noi stessi e talvolta fermarci per riflettere.
Respirare in modo consapevole aiuta a lasciare andare la stanchezza e le tensioni. Rigenera il nostro sistema in profondità e ci apre a una possibilità di vita più centrata sui nostri bisogni, più serena e, perché no, più felice.
Pertanto quando il respiro ci racconta le verità delle nostre emozioni e pensieri possiamo attivare il suo potenziale di cambiamento e guarigione respirando in un modo specifico.
Ad esempio, quando si prova paura è necessario inspirare ed espirare avendo una specifica attenzione al movimento del respiro, per accompagnarlo, con l’ascolto, l’osservazione e le parole ‘calmo e tranquillo’, alla condizione di neutralità pacata.
Quando invece si prova dolore, preoccupazione o vulnerabilità, e il respiro è breve e superficiale, occorre espirare fino in fondo più volte, con forza, ed inspirare con calma.
Quando si provano emozioni più intense come la rabbia, occorre concentrarsi sull’inspirazione e respirare profondamente, velocemente ed intensamente, con una espirazione lenta, finchè non ci si sente meglio.
Cambiando il centro di attenzione mentale (dalla cosa o dall’emozione alla qualità del respiro) e agendo sulla respirazione in modo mirato, è possibile osservare le cause delle emozioni ed elaborarle in un modo migliore.
In generale, quando ci si sofferma sul respiro, lo scopo è osservare, percepire e assecondare il movimento anche con l’immaginazione. Dapprima si accolgono le sensazioni, le emozioni, i pensieri, le immagini nei loro raffinati movimenti. Successivamente si utilizza la visualizzazione per inspirare aria da uno spazio diverso ed espirare aria da uno spazio conflittuale.