
La paura è un’emozione che ha i propri pulsanti di comando nell'inconscio di ciascuno di noi. Se riusciamo a rallentare i processi che la innescano possiamo riconoscerla come una fedele alleata dei nostri equilibri psicofisici. E se riusciamo ad osservarla e a gestirla senza pregiudizi, ci apriamo a scenari densi di significato.
La paura, quindi, è un’amica fidata che ci segnala pericoli e ci protegge da situazioni rischiose. Fa sentire la sua presenza ogni volta che oltrepassiamo la soglia delle nostre abitudini, della nostra storia, del nostro Io. Se ci fermiamo un attimo, nella qualità del nostro respiro, possiamo percepire la sua ombra.
Oltre la soglia, la paura può diventare spavento, terrore, panico, angoscia. Prima della soglia, però, dentro la nostra testa, quale frutto degli esami della vita, si raddoppia e diventa ‘paura della paura’. E' lì che la chiamiamo presentimento, preoccupazione, allarme, timore, ansia. Rimuginio.
Se decidiamo di affrontarla, in qualsiasi forma essa si presenti, dobbiamo sentirla, farle spazio dentro di noi e capire meglio chi siamo, mentre la viviamo.
L’apnea, da questo punto di vista, esplora la paura come limite in un contesto privilegiato. Si comincia dalla paura ancestrale, come non respirare. Si prosegue con la capacità di gestire i turbamenti del corpo, fino alla capacità di stare calmi in situazioni difficili. Si sperimenta, contestualmente, l’esplorazione dei propri limiti mentali e fisici.
L'apnea subacquea, accoglie e trasforma la paura perché esplora le soglie del tempo con le sue pause, i suoi silenzi, i suoi ritmi, i suoi movimenti.
In poche altre discipline è possibile farlo con efficacia e rispetto dei limiti di ciascuno.
La gestione della variabile ‘intervallo di tempo/apnea’, tra un respiro e l’altro, ci porta in contatto con i nostri limiti e ogni volta che accade mettiamo un mattoncino alla nostra identità: riconosciamo differenti reazioni, incontriamo confini personali, conosciamo l’altro (corpo, persona, acqua, mondo) in un modo speciale.
Oltre la soglia, c'è un regalo. C’è un piacere conquistato e meritato con l’impegno e la disciplina. Ci sono mete che, una volta raggiunte, rafforzano la volontà di essere e di vivere, come una risorsa fondamentale della vita.
In questa esperienza di Training Mentale e Apnea Profonda cercheremo di andare oltre il limite per sperimentare la meta, il piacere, la volontà! Sarà il nostro obiettivo!
La paura, quindi, è un’amica fidata che ci segnala pericoli e ci protegge da situazioni rischiose. Fa sentire la sua presenza ogni volta che oltrepassiamo la soglia delle nostre abitudini, della nostra storia, del nostro Io. Se ci fermiamo un attimo, nella qualità del nostro respiro, possiamo percepire la sua ombra.
Oltre la soglia, la paura può diventare spavento, terrore, panico, angoscia. Prima della soglia, però, dentro la nostra testa, quale frutto degli esami della vita, si raddoppia e diventa ‘paura della paura’. E' lì che la chiamiamo presentimento, preoccupazione, allarme, timore, ansia. Rimuginio.
Se decidiamo di affrontarla, in qualsiasi forma essa si presenti, dobbiamo sentirla, farle spazio dentro di noi e capire meglio chi siamo, mentre la viviamo.
L’apnea, da questo punto di vista, esplora la paura come limite in un contesto privilegiato. Si comincia dalla paura ancestrale, come non respirare. Si prosegue con la capacità di gestire i turbamenti del corpo, fino alla capacità di stare calmi in situazioni difficili. Si sperimenta, contestualmente, l’esplorazione dei propri limiti mentali e fisici.
L'apnea subacquea, accoglie e trasforma la paura perché esplora le soglie del tempo con le sue pause, i suoi silenzi, i suoi ritmi, i suoi movimenti.
In poche altre discipline è possibile farlo con efficacia e rispetto dei limiti di ciascuno.
La gestione della variabile ‘intervallo di tempo/apnea’, tra un respiro e l’altro, ci porta in contatto con i nostri limiti e ogni volta che accade mettiamo un mattoncino alla nostra identità: riconosciamo differenti reazioni, incontriamo confini personali, conosciamo l’altro (corpo, persona, acqua, mondo) in un modo speciale.
Oltre la soglia, c'è un regalo. C’è un piacere conquistato e meritato con l’impegno e la disciplina. Ci sono mete che, una volta raggiunte, rafforzano la volontà di essere e di vivere, come una risorsa fondamentale della vita.
In questa esperienza di Training Mentale e Apnea Profonda cercheremo di andare oltre il limite per sperimentare la meta, il piacere, la volontà! Sarà il nostro obiettivo!