Un sistema educativo che si occupi di proporre programmi sportivi dove i ragazzi sin da piccoli si divertano muovendosi (6-9 anni), si allenino con partecipazione (9-12 anni); si preparino apprendendo abilità psicologiche di base (12-14 anni); lottino e imparino da situazioni gara (14-18 anni); ed eventualmente vincano dando il meglio di sé (oltre 18 anni), è la base irrinunciabile per pronosticare atleti che cercheranno per tutta la vita di utilizzare, trasferire e migliorare le loro abilità psicologiche in tutti i campi. Un ragazzo pertanto respira sin da piccolo, attraverso le pratiche del gioco e dello sport, quel clima psicologico che lo renderà pienamente idoneo a sfruttare al meglio le sue potenzialità interiori, anche se non ne è pienamente consapevole. E’ solo con l’avanzare dell’esperienza che imparerà cosa sia un allenamento mentale e come applicarlo. Condividendo con il suo preparatore o coach come gestire le tensioni, come simulare una gara, come parlare a se stesso o come accettare i suoi rivolgimenti emotivi, aprirà le porte all’espressione e alla conoscenza di sé. Addentrandosi in questo mondo, capirà che le abilità psicologiche rappresentano un tonico per la sua crescita. Se i consigli che riceverà saranno efficaci e cioè adatti alla sua età e maturità e gli esercizi appropriati, imparerà a rilassarsi e ad immaginare la sua prestazione. Rafforzerà gli apprendimenti accumulati e si rappresenterà le performance future, sempre più spesso, in uno stato di calma mentale . Ne trarrà giovamento il suo senso di padronanza e di autoefficacia. Non solo, individuerà e comincerà a sentire quella zona individuale in cui il suo funzionamento è ottimale e le sue sensazioni sono vincenti. Migliorerà le sue riflessioni sulle azioni sviluppando abilità di tipo cognitivo. Con il corretto atteggiamento alle competizioni, imparerà cosa significhi simulare una gara con tutte le variabili ed i possibili imprevisti. Maturerà la gestione e il controllo delle sue emozioni. Con l’accettazione delle fatiche e dello stress agonistico, conoscerà meglio se stesso, le proprie reazioni e il proprio valore competitivo attraverso il confronto con gli altri. Sperimenterà così cosa significhi avere una consapevolezza sistemica delle relazioni. Sarà vivo e fragile a un tempo, forse sarà un atleta con i fiocchi, o forse no, ma si spera che sarà pronto ad erogare le sue risorse uniche e speciali: pronto, per dare in ogni momento il meglio di sé!
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