Ci sono atleti che pur essendo allenati, pur avendo una buona capacità polmonare, una buona compensazione o un buon rilassamento, si rendono conto che l’aspettativa gioca brutti scherzi: sensazioni sgradevoli e risultati deludenti. L’aspettativa, per ogni sportivo, riguarda l’uscire dal proprio centro di equilibrio, dove l’attenzione, la memoria e il pensiero del qui e ora, dell’essere capaci ‘perché preparati’, si moltiplica in modo perverso con la percezione del tempo (un’etichetta di qualità su cose, persone e risultati), determinando una sensazione spiacevole di: ‘non sono sicuro di me, non credo di farcela ’. L’aspettativa è la proiezione della bellezza dell’esploratore che vuole sondare il confine, il limite, il nuovo, ed è al contempo una analogia del percorso che si compie per diventare migliori, più sereni, più belli allo specchio e fuori: più sicuri. L’aspettativa, nelle sue implicazioni più profonde, è anche la metafora di un genitore che risuona nella mente di un ragazzo che pensa di aver fatto del proprio meglio e, che invece si sente un ritornello nella mente che dura da una vita: ‘quello che hai appena fatto è solo una parte del tuo dovere’. La riflessione su un determinato risultato da raggiungere, mi porta a pensare che l’aspettativa abbia da una parte un fattore integrativo che è il desiderio di essere migliori e di rappresentare la propria diversità e differenza specifica, nel costruire mondi possibili e risultati speciali. Dall'altra, ha una regia filmica, che è la metafora, la cui forza fa da collante al processo evolutivo della realtà. Pertanto, occorre realizzare una nuova metafora alle ansie del fare e dell’ottenere, creando ponti di significato creativi, che possano risuonare come in questi esempi: ‘ricordati di pensare alla luna, con i piedi per terra ’; ‘il tuffo è profondo se tocca l’anima delle cose’; ‘hai fatto al meglio delle tue possibilità’; ‘sei una persona amabile, quando aiuti qualcuno a volerti bene’. Occorre, in altre parole, disinnescare le metafore senza coperta e senza immaginazione, per trovare, nel caso di un subacqueo, ‘la fantasia da a-mare’.
0 Comments
Leave a Reply. |
Libri di Lorenzo Manfredini
Questo Blog è dedicato interamente al mondo dello sport.
In questo spazio troverai argomenti inerenti la psicologia dello sport, il coaching sportivo e il counseling, insieme a notizie, stage di aggiornamento e progetti formativi. Post dedicati alla psicologia dello sport (subacquea e non)
Sensazione e Percezione (93) Attenzione e concentrazione (68) Memoria corporea (44) Movimento (58) Pensiero (85) Coscienza (37) Comunicazione (4) Agonismo (3) Emozioni (71) Ansia agonistica (40) Rilassamento (28) Autocontrollo (13) Immaginazione e visualizzazione (58) Respiro (34) Bioenergetica (4) Ipnosi e autoipnosi (2) Stato di flow (115) Resilienza (4) Apnea statica (48) Apnea dinamica (61) Apnea profonda (69) Training Mentale (84) Post dedicati ai bisogni personali
Salute (salute, alimentazione, sesso, sonno, omeostasi) (44) Sicurezza (fisica, lavorativa, morale, salute, proprietà) (19) Appartenenza (amicizia, affetto, intimità sessuale, amore) (16) Stima (autostima, motivazione, autocontrollo, realizzazione, rispetto) (41) Autorealizzazione (moralità, creatività, spontaneità, problem solving, accettazione, assenza di pregiudizi) (7) |