Far cadere alcuni paradigmi e guardare le cose in un modo nuovo, significa praticare una piccola rivoluzione personale. Da dove può iniziare questa rivoluzione personale per un atleta? Il primo radicato paradigma da affrontare è quello di spostare l’attenzione dal passato, dove in genere si cercano i pretesti degli accadimenti, al desiderio di futuro. Occorre passare dallo studio della causa degli eventi allo scopo che hanno. Avere un infortunio, un periodo difficile, scarsi risultati, sono tutti problemi a cui possiamo cercare una causa e forse porvi rimedio. Fa parte del come interpretiamo il passato. Oppure, possiamo cercare uno scopo e, grazie ai problemi, volere un cambiamento. Cioè, adottare un atteggiamento innovativo che guarda al futuro. Le domande di riferimento riguardano il perché: ‘perché vogliamo ottenere dei risultati?’; ‘perché vogliamo uscire da un periodo difficile o da un infortunio? Il secondo paradigma da ritoccare è il ‘dover essere’, con tutte le regole interiorizzate che lo sostengono, e passare al ‘io sento’, ‘io posso’, ‘io voglio’, per esercitare atti individuali e scelte innovative. L’accorgersi che la realtà è frutto di un disegno sociale condiviso, consente di interpretare ogni problema, qualsiasi problema, non come un peso insopportabile ma come una opportunità liberatoria. Dove si può affermare senza tentennamenti che ‘questo disegno non è il mio, non mi va bene … cambio strada!’. ‘Ho sbagliato, non so chi ha torto o ragione, ma io cambio!’ Il confronto tra il concetto di ‘Me’ e di ‘Loro’, dove il ‘Me’ riguarda la coscienza di essere un mondo, mentre gli altri, ’Loro’, ne hanno solo la descrizione. Turba. Ma è l’unico modo per far rientrare il vero della nostra esistenza nella dimensione creativa che ci consente di provare nuove strade che altri, ’loro’, chiamano semplicemente in un altro modo: ‘sbagli!’.
0 Comments
Leave a Reply. |
Libri di Lorenzo Manfredini
Questo Blog è dedicato interamente al mondo dello sport.
In questo spazio troverai argomenti inerenti la psicologia dello sport, il coaching sportivo e il counseling, insieme a notizie, stage di aggiornamento e progetti formativi. Post dedicati alla psicologia dello sport (subacquea e non)
Sensazione e Percezione (93) Attenzione e concentrazione (68) Memoria corporea (44) Movimento (58) Pensiero (85) Coscienza (37) Comunicazione (4) Agonismo (3) Emozioni (71) Ansia agonistica (40) Rilassamento (28) Autocontrollo (13) Immaginazione e visualizzazione (58) Respiro (34) Bioenergetica (4) Ipnosi e autoipnosi (2) Stato di flow (115) Resilienza (4) Apnea statica (48) Apnea dinamica (61) Apnea profonda (69) Training Mentale (84) Post dedicati ai bisogni personali
Salute (salute, alimentazione, sesso, sonno, omeostasi) (44) Sicurezza (fisica, lavorativa, morale, salute, proprietà) (19) Appartenenza (amicizia, affetto, intimità sessuale, amore) (16) Stima (autostima, motivazione, autocontrollo, realizzazione, rispetto) (41) Autorealizzazione (moralità, creatività, spontaneità, problem solving, accettazione, assenza di pregiudizi) (7) |