In pratica quasi tutti sperimentiamo ogni momento un flusso continuo di immagini, suoni e sensazioni che ci attraversano la mente. Questo flusso crea di tutto: gialli, commedie, film dell’orrore, storie d’amore, completi di pubblicità e di annunci. E dato il forte legame tra immaginazione e sentimento, le immagini mentali negative interferiscono con la nostra attenzione e, in definitiva, con le nostre prestazioni. L’alternativa a tutto ciò è la ‘visualizzazione creativa’ e consente di alterare le immagini e modificare di conseguenza i nostri sentimenti. Come si usa? Inizialmente, occorre creare i presupposti di un adeguato stato di rilassamento. Poi, scegliendo uno dei sensi più familiari, ci si addentra in un’immagine mentale desiderata, ricca di qualità sensoriali (suoni, odori, immagini, sensazioni, movimenti). In seguito, si inizia a scegliere cosa osservare e a cosa prestare attenzione, allenandosi a modificare le qualità percettive di ciò che si esplora: le submodalità. Successivamente, si nota se stessi nell’atto di apprezzare il risultato desiderato, esaminando azioni e reazioni. Senza giudicare, ma mettendo le mani, letteralmente, nella propria idea. Più avanti, si immagina che la scena desiderata avvenga in un determinato luogo ed ora. Tutto questo, rappresenta uno stimolo potente all’automotivazione. Ma è bene iniziare da obiettivi misurabili, concreti e positivi. In una parola, semplici. Il primo allenamento, allora, è quello di ridurre l’incertezza dei propri proponimenti, sostituire immagini e pensieri negativi, scambiare le convinzioni limitanti e renderle accettabili ai cambiamenti desiderati. E per questo serve molto esercizio. Quando si tratta di realizzare un proposito sportivo occorre immaginare una gamma di scenari specifici, a cominciare dal risultato ideale che si auspica di ottenere. Ma contemporaneamente occorre anche tenere conto del ‘venerdì’, cioè di cosa può andare storto, per esserne adeguatamente preparati. L’importante è trovare un buon equilibrio tra fiducia, motivazione, aspettative, risultati, accettazione delle conseguenze. L’immaginazione mentale inietta freschezza, vivacità e vitalità in quello che altrimenti sarebbe un allenamento da sauna, il quale, da solo, non consente di esplorare i paesaggi e gli spettacoli esistenti nella nostra mente.
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