A ben guardare ogni materia della crescita personale può essere interpretata come disciplina, come tecnica, come utile strategia. Ogni nostro comportamento può essere osservato come stato, come movimento, come adattamento. Ogni forma di auto coscienza può essere letta come sentire, agire e reagire. Ogni intervento nella vita può essere riconosciuto come processo, come andare verso, andare via o stare. Quello che voglio dire è che ogni disciplina è utile in quanto metodo, ogni tecnica è utile in quanto forma, ogni movimento è utile in quanto estensione di se stessi. Quindi non è il metodo, il maestro o la tecnica, l’obiettivo della nostra crescita psicologica, è la consapevolezza, è l’essere presenti ai propri processi di azione, siano essi nascosti o consapevoli. E’ l’agire informato sugli schemi di base, attraverso reazioni adeguate (di coping), che sostanzia un miglioramento personale. Per quanto sto dicendo, la tecnica o la strategia, rappresentano solo una via più o meno utile al nostro scopo che è essere felici attraverso l’espressione di noi stessi nelle relazioni e nel mondo. Facciamo un esempio e assumiamo una posizione che ci faccia stare bene. Se pratichiamo lo yoga, la bioenergetica, la danza, l’apnea, etc., scegliamo una posizione. Stiamo fermi nella posizione che ci piace per diversi minuti e scopriremo un mondo. Quale mondo? Il mondo del sentire corporeo, dei suoi movimenti e aggiustamenti: una metafora della catena dei comportamenti 'micro' e 'macro' della vita. E’ probabile che stare nella posizione per lungo tempo consenta di percepire delle tensioni specifiche, che le stesse cambino mentre si porta l’attenzione e che nel frattempo le contratture si siano modificate con piccoli aggiustamenti; che ad un certo punto si avverta un movimento interno e molto fluido che da piacere; che le sensazioni cambino forma da pesanti a leggere; che si cominci ad avvertire un dolore; che nello stare nel dolore si scopra un dolore sopportabile; che nella posizione scelta, il corpo si allinei in un radicamento alla terra vivo e gradevole; e così via. Un affascinate scoperta di meccanismi psicomotori basilari che ci alleano con la consapevolezza sensoriale, l’agire automatico ed i comportamenti di adattamento. Tutte cose che servono nella vita per sviluppare il nostro sistema psicofisiologico alla consapevolezza di un sé più radicato.
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