Le ricerche psicologiche sugli elementi motivazionali di ogni atleta considerano diversi fattori: remunerazione, successo, competenza e stabilità. Da una parte ci sono fattori motivazionali intrinseci che, in considerazione della scala dei valori dell’atleta possono soddisfare bisogni di ordine superiore, come l’autorealizzazione, la crescita e il raggiungimento di obiettivi; dall’altra ci sono fattori motivazionali di natura estrinseca quali sicurezza, benefit, comfort. Quando l’asimmetria tra sforzo e risultato, da parte dell’atleta, è elevata si determina un forte stress. Se l’impegno viene riconosciuto dall’organizzazione con qualche tipo di ricompensa (intrinseca o estrinseca) il suo sforzo trova appagamento anche nella frustrazione. Ne guadagna la carriera, il ruolo, la remunerazione, il riconoscimento. Se l’atleta ha nel suo DNA una forte motivazione al successo, è in grado di influenzare le persone a cambiare le situazioni, secondo le sue intenzioni specifiche, ponendosi, dunque, in connessione con il comando, la guida e l'autorità. Atleti come questi sono in grado di pensare in grande, gestire le complessità, sono attivi e propositivi. Lo sviluppo delle abilità dell’atleta nello svolgere i compiti assegnati, si traduce nella competenza data dallo svolgere le proprie attività con successo, e si gratifica pienamente nella soluzione delle questioni problematiche, quando riesce ad essere creativo, quando impara e trae insegnamento dalla sua sperimentazione. Migliora il clima psicologico, l’etica, la libertà, l’autorealizzazione, la crescita e la collaborazione con i compagni di gioco. Oltre a questi fattori, l’atleta però ha anche l'esigenza di garantire elementi che tutelino sia l'integrità fisica, sia la stabilità e la sicurezza della dimensione relazionale: mantenimento della salute, godimento di benefici materiali, sicurezza operativa, comfort. Ne guadagnano in questo caso l’interesse, la sicurezza, la comodità, l’ambiente fisico, l’equilibrio casa/attività. Tutti questi fattori motivazionali sono imprescindibili per l’equilibrio dell’atleta e per il perseguimento di risultati ottimali.
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