Questa mattina la vita ha un altro sapore. Seduta al tavolo della natura, bevo il mio caffè, con i primi raggi del risveglio che mi sfiorano le membra e i pesci che fanno capolino dalle rocce. Mi specchio in questo crogiolo di emozioni e per la prima volta dopo tanto tempo, mi guardo. Mi vedo in questo ritratto nudo in fusione; prendo forma e quasi stento a riconoscermi. Non sono più io, inghiottita da un mare raccolto! Lo scoglio aguzzo mi assaggia il corpo, mi offende quasi a ricordarmi che sono suo ospite fugace ma è dolce e amorevole la sensazione che provo. Finalmente sola! L'isolamento di questi luoghi mi rafforza. Cancella dalla mia pelle i segni disumani della civiltà, della vita castrata dagli ambienti e dalle relazioni. Qui sola, sto bene. Con gambe e braccia di sale. Il sole che forza le costole e mi brucia; il mare che inghiotte la mia anima; finalmente nuda! Mi perdo a guardare i filamenti degli oggetti riflessi; sono così immobili e ogni cosa è ridimensionata, ha un suo peso reale e una collocazione che mi sembra sincera. Pure io! Il tempo che vivo normalmente è un tempo sprecato. Rincorro continuamente e sento che ho perso qualcosa, che mi manca. Qualcosa di impervio e desolato, qualcosa di bestiale. Uno spazio affamato di avventura, di fatica fisica, di battaglia e ferite e di confronto; magro confronto con la natura! Il contatto livido e autentico mi riabilita, fa la punta ai sensi! Tutto vedo e tutto sento! Percepisco le figure, sento richiami lontani, dormienti in parti di me che credevo perdute. Questa è la verità! La realtà, se l'avvicino alle dita ha un'altra dimensione! Poco senso hanno gli oggetti quotidiani, gli abiti, le parole sprecate; poca forza hanno le colpe di fronte a questo mare! Magri i tormenti, se guardo tanta audace bellezza. E' cruda e spoglia. Ha il sapore tagliente; qualcosa che farebbe voglia di mettere in bocca da quanto ne ho bisogno! Dalla solitaria gratitudine che mi da! Sguarniti i pensieri, tacciono anche le parole, il tempo ha il profumo dell'aria che mi entra nel petto e poi se ne va! Non c'è più bisogno della risposta. Sento volare qualcosa nello stomaco; sono stravolta dalla fame,come se non mangiassi da secoli, come se avessi dimenticato di stare in vita, come se fossi stata inghiottita dalla paura per troppo tempo! Di questo ho bisogno! Di tornare come un uomo. Scalzo un po' di più! Sentirmi affamato, assetato, conquistare un angolo di creato, sentire che sono di questo mondo senza pretesa. Ora se me li voglio mangiare questi pesci li devo pure andare a prendere!
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Michele
3/9/2015 03:56:28 am
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