Servizio di Antonella De Minico. Con la consulenza del dottor Lorenzo Manfredini, psicologo e psicoterapeuta, responsabile del training psicologico di Apnea Academy e il dottor Ferruccio Di Donato, Direttore sanitario del centro iperbarico di Bologna e presidente di H2BO, Associazione sportiva subacquea. È molto più di uno sport: l’apnea, oltre migliorare la tonicità del corpo, permette di esprimere se stessi. Conoscendo i propri limiti, infatti, si possono acquisire gli strumenti per superarli e affrontare la quotidianità con maggiore consapevolezza In antichità si praticava per una questione di sopravvivenza: procacciarsi il cibo. Con il passare degli anni, ha assunto i connotati di uno sport e oggi ci si immerge in profondità per divertirsi o per ammirare le bellezze sommerse. Si tratta dell’apnea, che letteralmente significa “assenza di respiro”, spiega il dottor Ferruccio di Donato, Direttore sanitario del centro iperbarico di Bologna e presidente dell’associazione sportiva subacquea H2BO: “Ci si immerge, infatti, con la sola quantità di aria che si è immagazzinata nei polmoni, per il tempo che si riesce. Ed è un’attività che tutte le persone in buone condizioni di fisiche possono fare”. Ma l’apnea è anche un modo, assicura il dottor Lorenzo Manfredini, psicologo e psicoterapeuta, responsabile del training psicologico di Apnea Academy, per entrare dentro se stessi: “Sperimentando il silenzio si può ascoltare la parte più profonda di sé, conoscere e affrontare le proprie paure, superare i propri limiti e aumentare l’autostima”. Una tecnica che permette, quindi, di acquisire maggiore consapevolezza e che assicura benefici anche fuori dall’acqua. Scoprire e affrontare le proprie paure L’acqua è il primo elemento con cui si ha a che fare ed evoca le sensazioni provate nel grembo materno. Ecco perché, a molte persone, può fare riaffiorare emozioni positive o negative, che possono generare paure. Ma di cosa si ha veramente timore? Anche se se ne ha una a portata di mano, la risposta potrebbe non essere così ovvia come si pensa: a volte, si è i creatori dei propri limiti, frutti di convinzioni che hanno origini molte antiche. “Non riesco”, “Non posso”, “Non sono capace di”, sono solo alcune delle affermazioni negative che molte persone si ripetono quotidianamente tentando di affrontare le sfide giornaliere. Grazie alla preparazione che si fa prima di entrare in acqua, prima di sperimentare l’apnea, che consiste in tre diversi tipi di training, autogeno, mentale e cognitivo, si possono esplorare i confini della mente e “vedere in faccia” i limiti che ci si è creati. Si scopre, insomma, la dimensione del “qui e ora”, si riprende contatto con il proprio corpo, accorgendosi delle tensioni con cui si ha a che fare quotidianamente, per poi arrivare a uno stato di rilassamento. Lasciandosi alle spalle, durante il percorso, i timori con cui si è iniziata l’attività. Si tratta, però, di un percorso, che per ognuno è diverso e che quindi potrebbe richiedere un tempo più o meno lungo. Riscoprire il valore della lentezza per ascoltare i messaggi del corpo Nella vita frenetica di tutti i giorni, si tende a ripetere azioni consolidate, prestando poca attenzione a quanto avviene dentro di sé o nella relazione con l’altro. Ma quando si entra in acqua, tutto cambia. I movimenti sono più lenti e si è costretti ad abbandonarsi all’ascolto delle proprie sensazioni. In questa dimensione, più accogliente e meditativa, tutto si amplifica: la percezione del proprio peso corporeo, il battito cardiaco, l’assenza di respiro e le tensioni prendono una forma. Pronta a essere modificata, per garantire non solo una migliore prestazione sportiva ma anche per acquisire una maggiore consapevolezza. Bagaglio, quest’ultimo, che si può portare con sé fuori dall’acqua e che aiuterà ad affrontare meglio la quotidianità. Grazie all’apnea, si vive uno stato simile al pre-sonno: un’attività elettrica del cervello che consente un’integrazione tra i due emisferi e che si può raggiungere solo se si è in una condizione di rilassamento adeguato. Quando si entra in acqua, in un certo senso, è come se ci lasciasse alle spalle la parte più razionale di sé, per entrare in contatto con la parte più emotiva e profonda. Permettere ai propri pensieri di fluttuare e cambiare in positivo Generalmente, quando si pensa lo si fa per immagini o per parole: le prime hanno una forza maggiore delle seconde, soprattutto se negative. L’apnea permette di farle emergere, liberamente. Per poi seguirle, osservarle e modificarle. Trasformandole, così, da negative a positive. Con un lavoro lento e graduale, si inizia a immaginare il traguardo che si vuole raggiungere, si pre-gustano le emozioni piacevoli che il successo desiderato fa emergere e poi si passa alla pratica. Per scoprire che l’obiettivo è possibile raggiungerlo anche nella realtà. Questo lavoro di immaginazione costruttiva viene fatto gradualmente con l’aiuto di una guida e permette ai neofiti dell’apnea di superare difficoltà che credevano inaffrontabili. Un esercizio che può essere traslato in tutti settori della vita. Aumentare l’autostima Il lavoro di rilassamento che si fa fuori dall’acqua è fondamentale, non solo perché permette di raggiungere una maggiore consapevolezza di sé, ma anche perché permette di superare i pre-giudizi che si hanno nei confronti di se stessi. Ecco spiegato il motivo per cui si dedica diverso tempo agli esercizi di training. Così, una volta in acqua, vedendo migliorare le proprie prestazioni e aumentando il tempo di immersione, si possono cancellare le convinzioni limitanti alimentate nel corso degli anni. E, di conseguenza, aumenta la propria autostima. I benefici che questa nuova immagine di sé offre non riguardano solo la tecnica sportiva, ma anche la vita professionale e affettiva. Avere più fiducia in se stessi è un passepartout che permette di raggiungere mete insperate. In tutti i campi. Migliorare le relazioni con l’altro L’apnea, oltre a essere un lavoro profondo su di sé, un aiuto ad affrontare la quotidianità con maggiore consapevolezza o un modo per cambiare l’approccio ai problemi di tutti giorni, permette anche di migliorare la relazione con l’altro. L’apnea, infatti, è uno sport da fare sempre in coppia affinché i due partner si possano aiutare qualora uno dei due fosse in difficoltà. Bisogna allora migliorare la propria capacità di entrare in empatia con il compagno con cui si compie l’attività, comprendere i suoi limiti ed essere in grado di cogliere le sue difficoltà per essere pronti ad aiutarsi nel caso di bisogno. Respirare in modo più consapevole Apnea significa, alla lettera, ‘assenza di respiro’. Ma praticarla non vuol dire imparare a non respirare. Per riuscire a scendere sott’acqua, e rimanerci il tempo desiderato, bisogna prepararsi respirando nel miglior modo possibile, liberando il diaframma che è anche considerato un importante centro emotivo. Affinché un apneista possa godersi la discesa in profondità, deve diventare consapevole del proprio modo di respirare e degli errori che compie nel farlo. Con gli esercizi si impara a riempire tutta la cassa toracica, ascoltando il “percorso dell’aria” che riempie la pancia, poi il petto fino ad arrivare alla gola. Con il tempo, aumenta la propria capacità polmonare e le tensioni si allentano. Tre passi prima di entrare in acqua Prima di immergersi, si fa un lungo lavoro di preparazioni fuori dalla piscina. Sede in cui generalmente ci si prepara a diventare apneisti. In cosa consiste? 1. Vivere il momento presente Il primo passo è prendere consapevolezza del proprio corpo. Una guida, farà notare al neofita dell’apnea qual è la postura (il più delle volte scorretta) che tiene, come per esempio muove i muscoli del collo, quali tensioni rivela la sua mimica facciale. L’esercizio che si compie, che comprende anche tecniche di respirazione, è volto ad abbandonare le tensioni accumulate. Per vivere consapevolmente il momento presente. 2. Accogliere i pensieri Durante il percorso, possono affiorare pensieri che si manifestano attraverso parole o immagini. Bisogna imparare ad accoglierli, accettandoli per iniziare un cammino graduale che porti alla modificazione delle convinzioni negative che si hanno nei confronti di se stessi e dell’ambiente circostante. 3. Immaginare il successo Prima di raggiungere un traguardo che, nel caso dell’apnea potrebbe essere rimanere sott’acqua per il maggior tempo possibile, si impara ad immaginare in modo costruttivo il successo. Ascoltare le emozioni che affiorano sul corpo sarà un modo per pre-gustare ciò che si sperimenterà quando l’obiettivo sarà raggiunto concretamente.
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