Brutta bestia la motivazione, soprattutto quando non c’è.
Se manca la foga, la grinta o la scia dei buoni vecchi risultati diventa difficile districarsi nel labirinto delle proprie ombre interiori e richiamare gli stimoli adeguati. Se gli stimoli non sono giusti vuol dire che si è perso di vista il faro dei traguardi e la necessaria determinazione. Le gare sono spesso un terno al lotto per tanti fattori e non si possono controllare completamente. Per eccellere, infatti, non basta gareggiare per divertirsi. Non basta, soprattutto, se non si ha la giusta concentrazione, la scintilla agonistica, l’istintività e la messa in campo di tutta la propria esperienza. Quello che si sa fare non viene fuori se non c’è una centratura psico-fisica e un respiro che accompagni il recupero tra un'azione e l'altra. Prima di cominciare ogni incontro o prova, è necessario quindi un tempo dove si respira in modo diaframmatico, si centra la postura e si richiamano all’attenzione i dinamismi dell’azione. Se occorre, si mimano alcuni gesti rituali e ci si concentra al meglio. Obiettivo: ‘essere già lì’, nell'azione, con i motori accesi, della fiducia e della motivazione. Se serve, ci si rivede più energici e positivi, a dispetto di quello che accade. Perché questo? Perché anche se non siamo pronti al 100% da un punto di vista tecnico o emotivo, possiamo sempre supplire con una buona visione, un’energia positiva, un’azione che guarda al dunque, al risultato. Comunque. Ci sono momenti in cui non siamo preparati al massimo, la lucidità è annebbiata e non si riesce a fare del proprio meglio. Succede. Ma dobbiamo avere in mente il momento dell’ascolto e della centratura, dove poter richiamare le parole sante di: ‘stai rilassato’, ‘sai le tue potenzialità’, ‘non farti prendere dal panico’. 'Non serve perdere la testa'. 'Ricordati di cosa hai fatto in passato, di come lo hai fatto e di come ti sei sentito. Fallo ora, proprio nel momento in cui ti serve.' 'Focalizzati sulla tecnica, vivi bene l’approccio e comprendi l’azione. Cerca di avere voglia di far accadere quella cosa magica che si chiama ‘presenza a te stesso’ e richiama quelli che sono gli obiettivi ed i sacrifici che hai fatto per essere lì in quel momento e godere pienamente di tutto il tuo lavoro'.
0 Comments
Leave a Reply. |
Libri di Lorenzo Manfredini
Questo Blog è dedicato interamente al mondo dello sport.
In questo spazio troverai argomenti inerenti la psicologia dello sport, il coaching sportivo e il counseling, insieme a notizie, stage di aggiornamento e progetti formativi. Post dedicati alla psicologia dello sport (subacquea e non)
Sensazione e Percezione (93) Attenzione e concentrazione (68) Memoria corporea (44) Movimento (58) Pensiero (85) Coscienza (37) Comunicazione (4) Agonismo (3) Emozioni (71) Ansia agonistica (40) Rilassamento (28) Autocontrollo (13) Immaginazione e visualizzazione (58) Respiro (34) Bioenergetica (4) Ipnosi e autoipnosi (2) Stato di flow (115) Resilienza (4) Apnea statica (48) Apnea dinamica (61) Apnea profonda (69) Training Mentale (84) Post dedicati ai bisogni personali
Salute (salute, alimentazione, sesso, sonno, omeostasi) (44) Sicurezza (fisica, lavorativa, morale, salute, proprietà) (19) Appartenenza (amicizia, affetto, intimità sessuale, amore) (16) Stima (autostima, motivazione, autocontrollo, realizzazione, rispetto) (41) Autorealizzazione (moralità, creatività, spontaneità, problem solving, accettazione, assenza di pregiudizi) (7) |