Sentirci pronti a reagire o a fuggire in modo efficiente, è un riflesso arcaico che si manifesta nel nostro corpo quando siamo terrorizzati o in pericolo. E’ una condizione nella quale possiamo sperimentare forti cambiamenti psicofisiologici. Nasce quando sentiamo la pressione ambientale (pericolo ambientale), quando esplode un forte conflitto intrapsichico, quando facciamo “il passo più lungo della gamba” (ad esempio nelle attività sportive estreme). E’ un bisogno che viene da lontano quello di provare emozioni forti che ci mettono alla prova, che ci consentono di superare momenti difficili, che ci fanno uscire dalla mediocrità e che rinvigoriscono la nostra sicurezza e immagine sociale: ci sentiamo all’apice della nostra specie. In quei momenti il nostro corpo si trasforma grazie all’ormone dell’adrenalina che viene liberato dalle ghiandole surrenali in situazioni di pericolo o di emergenza. Quando avvertiamo il pericolo, il nostro cervello stimola le ghiandole surrenali a rilasciare adrenalina nel circolo sanguigno 20 volte più velocemente del normale. Una volta in circolo, l’adrenalina va a legarsi ai recettori posti sulla superficie delle cellule degli organi target come i polmoni, il cuore, il cervello e i muscoli striati. In breve tempo arriva più sangue al cervello e ciò rende i nostri pensieri più lucidi; le pupille si dilatano per rendere la vista più acuta; il sangue coagula più rapidamente per minimizzare eventuali perdite di sangue; i vasi sanguigni che riforniscono il tratto gastrointestinale vengono ristretti, e ciò porta ad un rallentamento della digestione; il sangue viene dirottato al cuore, ai polmoni, al cervello ed ai muscoli scheletrici, nei distretti che ne hanno più bisogno; il sangue trasporta ancora più ossigeno e glucosio (”carburante”) alle braccia, alle gambe, alla schiena e al busto; ciò si traduce in “sforzi sovrumani”, e a volte ci permette di compiere azioni che sarebbero normalmente fuori portata; aumenta la produzione di zuccheri (”carburante”); il cuore si contrae più efficacemente e pompa più sangue; le vie aeree nei polmoni si dilatano e ci permettono di assumere più ossigeno. L’effetto dell’adrenalina ha una durata di 1-2 minuti, e produce uno stato di massima efficienza per affrontare qualsiasi emergenza, dopo il quale si va incontro a un “rilassamento” seguito da movimenti incontrollati e si sentirà il bisogno di correre da qualche parte per urinare. Probabilmente soddisfatti da una risposta fisica che tonifica uno stato mentale efficiente.
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