Il corpo comunica sempre

Comunicare vuol dire essere sensibili ed interagire. Comunichiamo per scambiare segnali di sesso, di potere, di pericolo, di attacco, di resa. Ciascuno alla propria maniera lo sa fare benissimo. Quando dobbiamo comunicare qualcosa a qualcuno parte,  in automatico, una catena funzionale di ragionamenti, di osservazioni, di comprensioni, di reazioni, che hanno lo scopo di far arrivare una freccetta nel bersaglio giusto, per un premio auspicato: la comprensione, l’affetto, la stima, la condivisione.

Se desideriamo, invece, comunicare con noi stessi e cerchiamo di ascoltare i segnali che il corpo ci invia, incontriamo un mondo vivo, nobile, profondo: il nostro istinto, la nostra anima selvaggia.

L’istinto è uno dei nostri maestri di vita, ci segnala a suo modo che ha bisogno di nutrirsi, di respirare, di tornare a casa, di connettersi. Quando abbiamo la sensazione di aver perso delle occasioni, di non aver centrato degli obiettivi importanti, è perché ci siamo separati, in qualche modo e in qualche misura, dal nostro istinto.

Per questo, dobbiamo ritrovare la capacità di "annusare" le situazioni, di cogliere al volo le occasioni, di scegliere al primo colpo il passo da compiere, per sentire l’energia della salute, della vitalità e del senso delle cose.

La risata, l'innocenza, l'incoerenza, il coraggio, la meraviglia, ci aiuteranno a conoscere meglio ed a nutrirci di quella forza istintiva e creativa che, quando ci ascoltiamo profondamente, non solo ci indica la via, ma ci scalda il cuore.

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