Bioenergetica: un modo diverso di vivere la nostra "casa" di Riccardo Manfredini

Parafrasando il termine "bioenergetica" si evidenza immediatamente un attenzione all'energia biologica dell'uomo in cui mente e corpo sono fusi insieme in un unità, un sistema interattivo. Ogni individuo è infatti costituito da pensieri, emozioni, azioni, sensazioni e immagini che comunicano tra loro e al contempo producono effetti sul vissuto. Stress mentali producono tensioni corporee e allo stesso tempo rigidità fisiche producono fissità psichiche. L'influenza è reciproca.

Obiettivo della bioenergetica è quello di comprendere le personalità in termini dei suoi processi energetici. Qual'é di fatto il nostro motore? da che "benzina" siamo alimentati? nel trantran giornaliero come ci ricarichiamo? Certo, sonno e riposo compiono la loro parte ma questo non è tutto. Attraverso la bioenergetica si punta a produrre energia con la respirazione, il metabolismo e la scarica nel movimento. Collaudando e allenando i 3 aspetti è possibile imparare a dosare la quantità e qualità energetica in base alle risposte situazionali.

Quante volte succede di essere sovraccarichi davanti ad un evento? quante volte siamo demoralizzati nei momenti in cui dovremmo spingere di più? 

L'energia interna va incanalata in modo da manifestare maggiore espressività ed avere maggior capacità e fiducia nell’interpretare il mondo esterno. 

La Bioenergetica aiuta a riscoprire il piacere e il gioco del movimento, mira a sciogliere le tensioni della muscolatura profonda trasformandoci in un cuore pulsante in cui tutto l'organismo é pervaso da onde di contrazione e rilasciamento. Lo stato d'animo migliora, c'è un efficacia fluida nel fare e il livello di benessere sale.

Con la bioenergetica si acquisisce una padronanza delle vibrazioni interne, maggior radicamento (grounding), contatto corporeo e consapevolezza, respiro cosciente e profondo. 

Facendo bioenergetica si impara ad usare il corpo con cura e interesse, si afferra un modo per dialogare con intense sensazioni. Si capisce come esplorare lo squilibrio, si scopre come stare nella scomodità per discernere cosa è buono per noi e cosa ci piace. Si impara a stare comodi anche nelle difficoltà.

Durante le classi di esercizi corporei si esplorano tematiche fondamentali della vita di ognuno di noi: piacere, dolore, abbandono, sessualità, ecc... ed è curioso vedere come corpo e mente si plasmano oscillando tra abbandono e piacere, fuga ed evitamento. La saggezza di questa disciplina ci suggerisce però un importante messaggio: notare cosa accade senza guardare alla prestazione e al giudizio, trovare angolazioni nuove per osservarci e sentirci.

Le classi di Bioenergetica si svolgono in piccoli gruppi e questo aiuta a osservare nuove dinamiche relazionali. Si nota, ad esempio, come ci si pone agli altri e come si percepisce se stessi. 

Per esperienza personale trovo questa disciplina un connubio giusto in cui posso allenare la mia attenzione in parallelo, dove essere in grado di cogliere gli accadimenti interni e nel gruppo, un modo per toccare la mia intimità e manifestarla. Amo il movimento, sentire la fluidità e la contrazione, e apprezzo come il corpo saggiamente m'insegni a cogliere le sensazioni invitandomi ad immergermi nel qui e ora.

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